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Il contesto

L’Istituto Comprensivo Statale “Falcone Cascino” accoglie una popolazione scolastica dislocata su due comuni, Piazza Armerina e Aidone. La città di Piazza Armerina conta circa 22.000 abitanti ed è sede di Vescovado con un’estesa Diocesi, mentre la città di Aidone conta circa 4.400 abitanti. Le città e il territorio circostante presentano una ricca varietà di segni lasciati dagli uomini che in epoche successive hanno abitato questi luoghi (Monte Manganello, Monte Navone, Montagna di Marzo, Castello di Pietratagliata…), tra cui, in particolare, la famosa Villa Romana del Casale con i suoi prestigiosi mosaici, inserita dal 1997 dall’UNESCO nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità e il sito siculo-ellenistico di Morgantina. Piazza Armerina è un’antica città d’impianto medievale con un pregevole centro storico normanno e barocco, che conserva un considerevole patrimonio artistico- monumentale inserito in un gradevolissimo contesto naturalistico apprezzato sin dall’antichità. Essa è nota anche come la città “delle cento chiese”, infatti dal 1200 in poi ha ospitato vari ordini religiosi, cavallereschi e ospedalieri. È stata un importante centro di studi grazie all’intensa attività del Collegio dei Gesuiti e anche culla e meta di pittori, musicisti, poeti e architetti. Si tratta di una città a vocazione turistica, che comunque mantiene uno stretto rapporto con le proprie radici e tradizioni locali. Fino al 1927, quando non era ancora stata istituita la Provincia di Enna, alla quale fu inglobata, il Comune di Piazza Armerina era capoluogo di un esteso comprensorio e sede di Sottoprefettura. Nel settembre 2015, come conseguenza del passaggio dalle Provincie ai Liberi Consorzi, la popolazione, tramite consultazione referendaria, ha espresso la volontà di aderire alla Città metropolitana di Catania, ma tale adesione è stata respinta dall’A.R.S. . La città di Aidone, soprannominata “Balcone di Sicilia” per il suo belvedere, secondo alcuni studiosi fu fondata alla fine dell’XI secolo dai Normanni, durante la conquista della Sicilia e la cacciata degli arabi; ma è molto più probabile che i Normanni si siano limitati a rifondare e ripopolare un borgo già esistente strappato ai Saraceni. I fratelli Altavilla, che guidarono la conquista, condussero a ripopolarlo i lombardi, che avevano contribuito all’impresa e che in buona parte provenivano dal Monferrato, dando così origine al dialetto aidonese.